Che cos’è Baidu, il principale motore di ricerca cinese

Google è il motore di ricerca più diffuso al mondo, ma dal 2010 viene censurato in Cina, dove la popolazione ha quindi dovuto trovare un’alternativa valida; tra i vari motori di ricerca cinesi, a imporsi alla fine è stato Baidu.
È infatti ormai il più utilizzato tra i motori di ricerca in Cina e perfino il secondo nel mondo, avendo sorpassato anche Bing, con più di un miliardo di utenti attivi.
Il nome Baidu deriva da un poema scritto durante la dinastia Song, più di 800 anni fa, e vuol dire letteralmente “centinaia di volte”. È nato nel 2000, fondato da Robin Li, principalmente per trovare musica in vari formati digitali, ma successivamente ha ottenuto il permesso dal governo cinese per ampliare la sua area di competenza, potendo fornire così anche notizie e informazioni, e diventando in breve il principale motore di ricerca cinese.
In accordo con le severe politiche della censura su internet in vigore nel Paese, il motore di ricerca cinese Baidu filtra il materiale ritenuto controverso dai suoi risultati. Questo non accade con la versione in lingua giapponese del sito, che proprio per questo doveva oltre il 60% del suo traffico a utenti cinesi, prima che in Cina venisse bloccata.
Dovendo sostituire Google in tutto e per tutto, Baidu negli anni ha sviluppato una serie di funzioni accessorie, come Baidu Maps, Baidu Video e Baidu Encyclopedia, l’assistente vocale Duer Os, più varie app per essere utilizzato in modo ottimale anche sui dispositivi mobili.
Anche su Baidu si possono pubblicare annunci a pagamento, in modo analogo all’utilizzo di Google Ads, e posizionare i risultati nel motore di ricerca Cina, attraverso delle parole chiave. La differenza sta nel fatto che il suo algoritmo darà la precedenza alle aziende che pagano per raggiungere i primi posti, poiché secondo la cultura del luogo sono più affidabili.
I siti vengono inoltre classificati unicamente in base alla loro homepage, che quindi deve essere curata e non contenere termini inglesi, immediatamente censurati. Anche i siti che non terminano con .cn vengono penalizzati, sempre per le rigide leggi sulla censura.
Ora ne sapete di più sul principale motore di ricerca Cina, della sua storia ma anche dei suoi lati più controversi. Per quanto possa apparire strano che un intero stato non utilizzi Google, Baidu, con la sua struttura e il suo immenso numero di utenti, ha ampiamente dimostrato di essere all’altezza.