Pepsi vs. Coca Cola: una Guerra di Bollicine

Aggiornamento: 13 Novembre 2023
La rivalità tra Coca Cola e Pepsi è un fenomeno talmente noto e protratto nel tempo, da avere ormai anche un nome ufficiale: Cola Wars. Viene combattuta da oltre un secolo a colpi di lattine, bottigliette, pubblicità più o meno politicamente corrette e perfino celebrità schierate con una o l’altra fazione.
Certo è che ci troviamo di fronte a due colossi industriali, che non hanno davvero bisogno di prevalere l’uno sull’altro, per cui nel tempo le loro schermaglie sono diventate più una questione di intrattenimento, piuttosto che vere lotte. Ciò non toglie comunque che a livello di marketing Coca Cola e Pepsi abbiano dato vita a parecchi spunti interessanti da analizzare.
Tutto nasce ad Atlanta… in farmacia. A fine Ottocento Coca Cola è creata e commercializzata come uno sciroppo, ma si diffonde in fretta in tutta la nazione, tanto che solo 8 anni dopo la Pepsi viene ideata da un altro farmacista in diretta competizione, con un aspetto affine e un gusto solo leggermente diverso.
Le loro strade cominciano a distanziarsi durante gli anni del Proibizionismo, dato che Pepsi abbassa i prezzi per aumentare le vendite presso le classi meno abbienti. Anche negli anni successivi consolida la propria identità di bevanda economica e acquistabile da tutti, specialmente dai giovanissimi, che magari vanno ancora a scuola e non hanno entrate fisse.
Il Pepsi brand diventa così il simbolo delle nuove generazioni e delle novità, mentre la strategia Coca Cola è quella di presentarsi come una bevanda adatta alle famiglie borghesi e benestanti, di cui vuole incarnare i valori.
Se durante la Guerra Fredda Pepsi riesce a ottenere l’esclusiva sul mercato sovietico, Coca Cola risponde conquistando la Cina post-Mao. Da qui a spartirsi i clienti assetati di tutto il mondo, è un attimo.
Se Coca Cola continua a essere percepita nell’immaginazione globale come la bevanda gasata per eccellenza, a livello di guadagni al momento sta vincendo il marchio Pepsi, per la sua maggiore capacità di differenziare i settori della sua azienda, che ora comprendono anche snack salati e bevande meno zuccherate e più salutari. Ma è possibile che Coca Cola in futuro abbia altri assi da giocare.
Riassumendo, Coca Cola è la bevanda per famiglie, Pepsi quella per i giovani, in una dicotomia che ricorda molto da vicino quella tra McDonald’s e Burger King. Allo stesso modo, nelle scelte di marketing è Pepsi a essere più “ribelle”, giocando in modo meno convenzionale.
Tutto comincia con la Pepsi Challenge, ripetuta più volte negli anni, ma nata ufficialmente nel 1975. Consiste nel far bere a un gruppo di volontari un bicchiere di Pepsi e uno di Coca, senza rivelare quale contenga cosa, e poi chiedere quale abbiano preferito. Successivamente, si ripete l’assaggio ma con le marche in bella vista.
Se all’inizio più della metà dei partecipanti aveva dichiarato di preferire il gusto della Pepsi, successivamente hanno cambiato idea alla vista del marchio Coca Cola. Questo succede innanzitutto perché il sapore leggermente più dolce di Pepsi rimane più impresso. Ma la seconda parte dell’esperimento mostra come non sia possibile scindere il fattore puramente razionale, legato al gusto (che, a logica, dovrebbe essere l’unico preso in considerazione quando si sceglie cosa bere), da quello emozionale: chi al secondo assaggio ha cambiato idea è rimasto influenzato dal proprio affetto verso il brand, a cui magari si sente affine come filosofia e valori.
Pepsi ha dimostrato di avere un gusto ritenuto migliore dalla maggioranza, il che porterebbe a considerarla la vincitrice a mani basse. Ma è proprio così? Coca Cola risulta vincente di sicuro sul piano del marketing: decenni di strategie ben riuscite per essere la più amata indipendentemente dal gusto.
Il problema è che questo primato non è riuscito ad accontentarla, tanto che nel 1985 è stata lanciata la New Coke: nuovo gusto, nuovo logo, per essere la numero uno sotto ogni aspetto! …ovviamente è stato un flop. Tutti i consumatori richiedevano a gran voce la vecchia ricetta, mentre in molti hanno cambiato fazione, rivolgendosi a Pepsi. Tre mesi di perdite più tardi, l’originale ha fatto il ritorno in pompa magna sugli scaffali, recuperando notorietà e adepti grazie all’effetto nostalgia. Insomma, se già stai vincendo, non cercare di strafare.
Per spiegare in modo efficace la vision dell’azienda Coca Cola, basta citare il suo testimonial più famoso… l’ugualmente rosso Babbo Natale. Dà immediatamente un senso di emotività, di tradizione, di famiglia e felicità. Ma non solo, negli anni il marchio ha cercato di trasferire questi sentimenti di unità familiare a tutto il mondo che, nonostante le molte differenze, si può legare attraverso dei punti in comune… tipo la Coca Cola, come dimostra questa pubblicità già nel 1971.
Il marketing Pepsi invece è sempre indirizzato verso un’idea di movimento, novità, innovazione, valori cari a giovani e adolescenti. A Babbo Natale contrappone in uno spot Pepsi Michael Jackson, adattando il Pepsi slogan “The Choice of a New Generation“ alla celeberrima Billie Jean.
La prima pubblicità Pepsi contro Coca Cola è divertente ma irriverente proprio come il bimbo che ne è protagonista. Viene censurata in breve tempo, ma non abbastanza da non lasciare traccia, e ha il merito di introdurre la competizione – a mano a mano sempre più giocosa – negli spot di entrambi i brand.
Si arriva quindi all’ottobre del 2013, cui una lattina di Pepsi augura a tutti di passare un Halloween spaventoso come il suo travestimento: una Coca Cola. La concorrenza si limita a cambiare il logo in fondo alla foto e la didascalia, che diventa “tutti vogliono essere eroi”, e vince di certo la battaglia, ma le Cola Wars sono lungi dall’essere terminate!
Il logo Coca Cola è particolarmente iconico e riconoscibile per un determinato motivo: in più di 100 anni non è praticamente cambiato, eccetto qualche piccolo ritocco. L’effetto nostalgia, legato in pieno all’importanza della tradizione, è un must nel marketing dell’azienda, che infatti negli anni Duemila ha deciso di riportare in auge la bottiglietta di vetro con la forma caratteristica, con il doppio scopo di ricordare il lungo passato del brand e di puntare sull’ecologia e la riduzione della plastica.
Il simbolo Pepsi ha invece una storia molto più segnata dai cambiamenti:il primo negli anni ’40 per assomigliare di più al rivale, per poi aggiungere negli anni di guerra il celebre globo bianco, rosso e blu, come simbolo di patriottismo.
Negli anni ogni modifica è stata effettuata nel segno del minimalismo, fino ad arrivare al logo attuale nel 2008, con un font ancora più essenziale, anche se un nuovo restyling, che guarda al passato, è alle porte.
La rivalità Coca Cola vs Pepsi ha quindi toccato numerosi ambiti durante le lunghe storie dei due brand, passando dalla competizione serrata a un approccio più giocoso, ma rimanendo sempre… frizzante!
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